giovedì 15 novembre 2012

Le mie giornate piene

 
 
La Principessa del Mare riempie le mie giornate. A volte anche solo il pensiero di lei. Mi riempiono le giornate i suoi sorrisi, i suoi bronci, i suoi sfoghi, la sua innata incapacità di mettersi addosso una coperta senza lasciar scoperti i piedi, ai quali pare non abituarsi mai, ora che è lontana dalle sue amate acque. 
 
A riempirmi le giornate, a volte, sono le lacrime che non piange e le parole che non dice: come la canzone che fa Filo filo del mio cuore, che dagli occhi porti al mare, c'è una lacrima nascosta che nessuno mi sa disegnare. A volte pure io mi dimentico come si disegnano le lacrime che non si vedono, e mi rammarico e mi dispero, ché stare al suo fianco dovrei guadagnarmelo anche così, e invece no.
 
Altre volte a riempirmi le giornate sono le sue mani, timide e riservate quanto le parole e gli sguardi, regalandomi carezze inattese e vaporose meditazioni, in dolcezza seconde solo alle sue risate: piene di gusto e di armonia. Perché quando ride, o s'imbarazza, la pelle del viso le si arrossa tutta e le incorncia le labbra, e le illumina gli occhi.
 
 
 
 

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