venerdì 22 marzo 2013

Vieni!



Ti chiamerei
con la voce dei fili d'erba
se sapessi il tuo nome,
primavera:
che 'l piovoso inverno
ha imbarcato le travi e crepato
i muri
umidi e pendenti.
 
Ti chiamerei
a risplendere
e asciugare le pesanti colline
che non calpesto per non perdere
le scarpe, nella motta di marzo.
 
Ti chiamerei
a raccontar con voce squillante
le tue storie dolci di riflessi sull'acqua
non più neve,
primavera!
Arriva,
arriva:
vieni!

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